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Tartufissima 2017

tartufissima

Classifica

Una corsa tanto dura quanto affascinante

In una giornata a dir poco splendida, noi podisti inveterati delle sfide domenicali abbiamo risposto in oltre 300 al richiamo della 7° Tartufissima, una gara che si svolge in quel di Pietralunga e che, numeri alla mano, nonostante si disputi nel Comune più estremo dell'Umbria Nord-orientale, ogni anno raccoglie un numero crescente di appassionati.  

 

Pietralunga, centro urbano dalle antichissime origini, deriva il suo toponimo da Pratalonga (Leonardo da Vinci la chiamava Pratomagno), in virtù dei vasti e ricchi pascoli che nel lontano passato la circondavano.  Questo piccolo ma molto ben tenuto borgo ricchissimo di storia, tra le tante cose, viene ricordato per il suo alto tributo di morti nella  Grande Guerra, ben 137 caduti, e per essersi meritato la Medaglia di Bronzo  -unico Comune umbro decorato al Valor Militare-  nel corso del Secondo Conflitto mondiale, durante la tragica Lotta di Liberazione. In particolare, a seguito di un rastrellamento eseguito dalle forze occupanti, l'11 maggio del 1944 quattro giovani partigiani pietralunghesi, tra i 19 e i 20 anni, del luogo vennero fucilati in loco. 

 
Alle nove e quarantacinque in punto, come da tradizione,  Patrizio Lucchetti, delegato Fidal per le corse su strada, nonchè speaker d'eccezione, ha dato il via alla competizione, la quale si è snodata nell'oramai consueto doppio giro di circa 5 km. 
 
Sul piano tecnico il percorso, all'interno di uno scenario veramente suggestivo e assai ben gestito dal Marathon club di Città di Castello e dal Pietralunga Runners, non lascia scampo a chiunque si trovi a corto di preparazione,  a meno di non affrontare i circa 10 km di gara a mo' di semplice allenamento.  Il continuo alternarsi di salite e discese, con un ultimo, lungo tratto che raggiunge il traguardo con un costante incremento di pendenza, impedisce letteralmente di prendere fiato. Una volta usciti dal piccolo e tortuoso circuito di lancio, per così dire, che caratterizza la partenza della Tartufissima, la tentazione di lanciarsi ad un ritmo esagerato nella successiva discesa può costare molto cara dato che, come sopra accennato, tratti per ripristinare un corretto scambio energetico ai fini di ottimizzare la propria performance ce ne sono ben pochi. Ed è proprio la presenza di queste insidie tecniche, oltre alla particolarità di un ambiente gradevolmente immerso nella natura, che conferisce un certo fascino alla competizione . C'è inoltre da sottolineare che la Tartufissima, pur richiedendo forse maggior impegno e concentrazione ai partecipanti rispetto ad altre kermesse podistiche, costituisce comunque un eccellente banco di prova per testare la propria condizione, nonchè un ottimo allenamento in vista degli appuntamenti futuri.
 
Eppoi, per dirla tutta, i cinque chili di patate biologiche di Pietralunga  -vero fiore all'occhiello,insieme al tartufo bianco, della produzione agricola locale- che costituiscono il pacco gara, da sole bastano e avanzano per giustificare una capatina pedestre anche il prossimo anno. 
Claudio Romiti
 

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