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CORRIGUBBIO

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Classifica

Una corsa scorrevole ma non troppo

Nello splendido scenario storico e artistico di Piazza Grande, oltre 500 appassionati, di cui circa 300 iscritti gara agonistica, hanno preso il via alla 21° edizione della Corri Gubbio. Quest'anno, in particolare, per la prima volta l'arrivo della competitiva di 10,2 km si è svolto all'interno del suggestivo parco che circonda uno dei principali gioielli dell'archelogia umbra: il Teatro Romano. Una ancora ben conservata opera architettonica risalente al I secolo a.C., quando la magnifica cittadina posta alle falde del monte Ingino si chiamava Iguvium. Ed è proprio all'interno di questo importante e ben curato polmone verde che da una paio di anni ( evento mai accaduto in precedenza in Italia) si tiene la Festa del Cross. Importante contenitore sportivo in cui si sono svolti i campionati nazionali individuali, di società, delle staffette assolute e diquelle master per tutte la categorie codificate dalla Fidal.

In un clima tiepido e caratterizzato da venti leggerissimi -fattore ambientale quest'ultimo sempre ben accetto dai podisti di tutte le carature tecniche- la competizione  si è svolta senza particolari inconvenienti, nell'ambito di una tracciato privo del tutto di mezzi a motore. Impeccabile è sembrata nel complesso l'organizzazione degli amici della Gubbio Runners, con due ristori ben posizionati e un numero adeguato di volontari dislocati agli incroci e nei punti di svolta.

Dal punto di vista tecnico la corsa, la quale sostanzialmente si è sviluppata nell'ambito del tradizionale falsopiano delle passate edizioni, presentava un dislivello negativo di una cinquantina di metri, dato che il luogo di arrivo era posto ben più in basso rispetto a quello di partenza. Tuttavia proprio per questo il tracciato nascondeva una certa insidia nella parte conclusiva, con gli ultimi 3 km in sensibile e costante ascesa, culminando nello spettacolare arrivo sull'erba del Parco del Teatro Romano. Soprattutto per chi si sia fatto prendere la "gamba", invogliato a strafare dalla lunga prima parte corsa in leggera ma costante pendenza favorevole, il significativo cambiamento avvenuto alla fine del km potrebbe averne messo in crisi i delicati meccanismi dello scambio energetico, causando inaspettati indurimenti nell'azione meccanica. Tutto ciò reso ancor più critico dalle ultime centinaia di metri da percorrere sul soffice terreno erboso. Dal lato scenografico, oltre alla particolare suggestione ambientale del traguardo, gli atleti meno congestionati dall'immancabile acido lattico avranno senz'altro apprezzato, al pari del sottoscritto, l'iniziale attraversamento dello stupendo centro storico della città, reso ancor più gradevole dalla presenza di un buon numero di eugubini che hanno accolto con applausi ed incitamenti il passaggio della lunga teoria dei podisti.

Ed è in questo clima gioioso e conviviale che si è coclusa felicemente la kermesse sportiva, con l'impegno a rivederci ancora più numerosi alla prossima edizione.
 
Claudio Romiti
 

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