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SCARPINATA DELL'ASSUNTA

Scarpinata17

Classifiche - Non Competitiva

Un'antica classica di mezza estate.

Malgrado la concomitanza con il lungo ponte ferragostano, circa 200 podisti, compresi i partecipanti alla corsa non competitiva, hanno onorato la seconda edizione della Scarpinata dell'Assunta. Una competizione storica nata nello splendido quartiere perugino di Monteluce negli anni '70, e ritornata in auge dopo una eclissi di circa un quarto di secolo grazie all'impegno degli amici della Podistica Volumnia Sericap, con la preziosa collaborazione della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Monteluce e della omonima Polisportiva. La corsa agonistica assegnava anche il Trofeo Giancarlo Orioli, in memoria di uno sportivo con la S maiuscola che ancora in molti ricordano per la sua grande generosità, tanto nelle competizioni che nella vita di tutti i giorni.

In particolare la metodologia con cui le stesso Trofeo viene aggiudicato, che premia la squadra che risulta prima in base alla somma dei tempi dei suoi tre atleti meglio piazziati, appare piuttosto innovativo, almeno rispetto ai criteri puramente quantitativi generalmente seguiti. Ovviamente, occorre sottolineare per dovere di cronaca, l'utilizzo del cronometraggio attraverso i tag trasponder passivi, volgarmente definiti "chip", consente un facile e quasi immediato riscontro per una corretta gestione delle classifiche di squadra calcolate sui tempi e non più sul numero degli atleti giunti al traguardo.

Va inoltre ricordato che la Scarpinata dell'Assunta era valida come terza prova  del "Circuito Volumnia Sericap". Circuito che si articola in cinque gare, compresa una quasi mezza maratona e un cross particolarmente selettivo, e che pure sul piano dei criteri onde stilare le classifiche risulta molto interessante. In sostanza, gli uomini e le donne vengono suddivisi in due grandi categorie uniche, in cui vengono poi applicati coefficienti di compensazione a seconda della fascia di età alla quale appartengono i concorrenti. In tal modo anche i più anziani/e possono concorrere quasi ad armi pari con gli atleti più giovani e prestanti.

Per ciò che concerne la gara in oggetto, essa si è svolta su due giri di circa 3,6 km particolarmente tecnici e incredibilmente vari sul piano paesaggistico, nonostante la relativa brevità del tracciato: un continuo saliscendi, con un breve tratto sterrato con pendenze assai aspre, "ammorbidito" dai 500 metri finali in pianura. Spettacolare l'arrivo posto all'ingresso dell'ex Ospedale, antico Monastero delle Clarisse fino al 1910, posto a fianco della splendida Chiesa medievale consacrata a Santa Maria Assunta, la cui edificazione -voluta dal Cardinale Ugolino di Anagni- risale al 1218.

L' unico momento relativamente critico di una competizione ottimamente organizzata sotto tutti i profili  si è verificato durante il secondo giro, quando lungo la salita di via Eugubina i primi concorrenti hanno incrociato buona parte del resto del serpentone agonistico che percorreva in senso inverso, dunque in discesa, il medesimo tratto di strada. Per il resto tutto si è svolto nella massima regolarità, all'interno di un Quartiere gioiello che non ha fatto mancare una notevole partecipazione di pubblico durante tutta la manifestazione. Una menzione particolare  anche per il volenteroso gruppo di ragazzini locali che, in cima al punto più alto del percorso, si sono molto prodigati per rifornire di preziosa acqua minerale i concorrenti. Concorrenti, occorre sottolineare, graziati dal provvidenziale calo termico di oltre 10 gradi sopraggiunto con la pioggia della notte precedente. Tra le tante note di colore segnaliamo la presenza di un folto gruppo di pensionati, probabilmente a dieta da parecchi giorni che, profittando del ricco rifornimento predisposto al traguardo dall'organizzazione, hanno battuto i podisti in velocità nel divorare gustose pizzette e attraenti dolcetti fatti in casa.
 
Ma a parte le celie, in un clima generale di grande allegria e spensieratezza si è conclusa una Scarpinata dell'Assunta la quale, per quanto sopra menzionato, si candida assolutamente a divenire una classica del podismo amatoriale di mezza estate.
 
Claudio Romiti
 

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