
Questo piccolo numero di 3 cifre, che siamo soliti pronunciare tutto d’un fiato “quattroevinticinque” spesso ci regala dei dopo gara felici ed entusiasmanti, ma purtroppo anche domeniche pomeriggio di cupa riflessione e scrupolosa analisi delle tabelle utilizzate in allenamento. Ovviamente, tutti sanno che per ricavare la media al km, servono due dati: il tempo impiegato e la distanza percorsa. Per il tempo normalmente non ci sono problemi, oltre a quello fornito dai giudici, ogni atleta solitamente ha a disposizione quello ricavato in completa autonomia con il cronometro personale. La distanza percorsa invece, è spesso motivo di animate discussioni e quasi mai sembra coincidere con i dati forniti all’organizzazione, i Gps normalmente discordano tra di loro e le sensazioni personali, o i ricordi dei tracciati degli anni precedenti, non aggiungono certo chiarezza alla questione. Noi Dream Runners , come ben sapete, abbiamo realizzato un sistema per la misurazione che riproduce fedelmente e migliora, quello utilizzato per la certificazione delle gare su strada secondo le regole internazionali dettate dalla IAAF e rilasciamo una nostra certificazione, con tutti i dettagli sui dati ricavati. Questo nostro servizio è a disposizione , in cambio di un piccolo rimborso spese, degli organizzatori delle manifestazioni e degli atleti (la famosa bici è invece sempre disponibile gratuitamente), per fare in modo che dopo una gara, la media al km sia quella reale, cosi da poter essere contenti o dispiaciuti delle nostre performance, senza dubbi sui dati.
Perché facciamo questo discorso? Il motivo è semplice: alle ultime manifestazioni che abbiamo avuto il piacere di cronometrare, sono sempre sorte discussioni in merito all’esattezza dei dati forniti. Ci è sembrata opinione corrente, quella secondo la quale la nostra presenza volesse dire automaticamente che il percosso fosse misurato. Vogliamo per questo precisare una volta per tutte che purtroppo la nostra presenza, non equivale quasi mai a percorso misurato, I motivi sono molti, il più importante è sicuramente l’ignavia degli organizzatori. Quando misuriamo un percorso, mettiamo la cosa bene in evidenza nelle pagine del sito, ma la cosa sembra non bastare, o forse sfugge ai più. Proprio per questo abbiamo intenzione di segnalare con un apposito bollino le gare certificate da noi o da altri e con un’altra simbologia quelle non misurate. Quindi da oggi in poi, cercheremo in ogni modo di evidenziare anche ai più distratti lo stato delle cose, per evitare inutili chiacchiere. Sia chiaro fin d’ora, il bollino verde non potrà mai essere rilasciato ad attestazioni derivanti da gps e rotelle metriche…