Cipolla di Cannara in Corsa

Una corsa per celebrare questo antico prodotto della terra
Nel parlare della 4° edizione della "Cipolla di Cannara in Corsa", non possiamo esimerci da una breve descrizione dei motivi che hanno fatto di tale preziosa pianticella bulbosa, dai molteplici usi sia in cucina e sia sul piano terapeutico, il fiore all'occhiello produttivo di questa amena cittadina situata sulla riva sinsitra del fiume Topino.
La coltivazione della cipolla a Cannara ha origini molto antiche e si è sviluppata per la particolare conformazione del suo terreno molto argilloso, abbondante d'acqua con una discreta presenza di potassio (il cui apporto è fondamentale durante la fase di ingrossamento del bulbo) e la scarsa presenza di sostanze organiche che permette di ottenere un prodotto altamente conservabile (serbevole) . I produttori, detti localmente cipollari, sono per lo più a conduzione familiare e tramandano le tecniche di coltura oralmente di padre in figlio, in alcuni casi da oltre
4 generazioni. Nel
2003, sotto il patrocinio del comune, è stato istituito il «Consorzio Cipolla di Cannara», che raggruppa la maggior parte dei coltivatori e produttori di cipolla locali. La funzione principale del sodalizio, oltre alla valorizzazione e alla salvaguardia del bulbo, è quella di organizzare e assistere gli associati lungo tutta la filiera, dalla produzione alla raccolta, dalla conservazione alla commercializzazione, per garantirne la qualità e la genuinità finale.
Per ciò che concerne la competizione, anche quest'anno si è registrata un' alta partecipazione con circa 350 podisti e camminatori iscritti, malgrado l'inusuale temperatura e la quasi concomitante Grifonissima,che rappresenta uno dei pricipali eventi agonistici dell'Umbria. Come sopra accennato, il caldo determinato in questo ultimo periodo dall'anticiclone africano ha sensibilmente condizionato la prova agonistica; in particolare nel lungo tratto sullo sterrato che attraversa Piandarca, laddove è posta una grossa pietra nei cui pressi, secondo la tradizione, ebbe luogo la famosa predica agli uccelli di San Francesco d'Assisi. Trattandosi per una buona parte dei podisti in gara di una distanza leggermente superiore, 11km, alla loro durata massima della cosiddetta soglia anaerobica, ossia il limite entro cui l'accumulo del lattato consente ancora di correre in efficienza, le difficoltà climatiche hanno reso senz'altro più complicata la distribuzione dello sforzo. Uno sforzo in parte mitigato dallo splendido scenario circostante, all'interno di un percorso bucolico totalmente interdetto ai mezzi a motore. Tant'è che, rispondendo durante le premiazioni all'ottimo Luca Uccellini -sempre impeccabilmente professionale nel ruolo di speaker della manifestazione-, a chi scrive "nell'osservare la splendida campagna illuminata da un suggestivo sole calante è più volte venuta la tentazione di fermarsi per fotografarne gli scorci più significativi." Per il resto, di altissimo livello, secondo una tradizione ampiamente acquisita, l'organizzazione dei "Ragazzi terribili" della Podistica Volumnia Sericap. Una compagine di amici veramente affiatati che ad ogni analogo appuntamento confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, di costituire un notevole valore aggiunto per il movimento umbro, sempre alla ricerca di spunti intelligenti per migliorare la loro già molto elevata offerta ludico-agonistica.
Rinfrancati da un ricco ristoro post-gara, nonchè dall'ambìto pacco gara (3kg di cipolle di Cannare e una bottiglia di ottimo vino biologico Di Filippo), ci siamo così allegramente congedati, dandoci appuntamento per la prossima edizione della "Cipolla di Cannara in Corsa".
Claudio Romiti